Il dilagare delle iniziative e delle
firme di sostegno per il Palio Studentesco che arrivano anche da
località lontanissime dalla nostra regione contro il taglio dei
contributi pubblici al Teatro Club di Udine e, di riflesso, al Palio
Teatrale che è una delle manifestazioni scolastiche più antiche e più
apprezzate in Italia, fa ragionare anche su un altro aspetto oltre a
quello di cui ho già scritto in cui non ci si può non domandare se può
essere davvero una espressione di sinistra quella che dice di difendere
la cultura e va a colpire proprio gli ambiti e le età nei quali la
cultura comincia non soltanto a formarsi, ma soprattutto a radicarsi.
Le domande alle quale molti
dovrebbero rispondere sono: ma si ha una pallida idea di cosa si sta
andando a toccare quando si decidono provvedimenti che non sono soltanto
economici, ma vanno a incidere su attività, vita e cultura delle
persone? È ovvio che un assessore regionale non possa conoscere a fondo
tutto quanto accade nella regione, ma non dovrebbe avere con se alcune
persone capaci, fidate e in grado di informarlo della realtà? È logico
che, dopo aver toccato con mano che si è commesso un errore, anche dal punto di vista
del ritorno politico, non si faccia velocemente marcia indietro dicendo
un «Ho sbagliato» che non ha nulla di infamante, ma dimostra soltanto
che si ha la capacità di governare e non soltanto di comandare. È
accettabile che una cosa importante come la gestione della cultura
e delle attività giovanili non sia considerata come un complesso unico
nel quale vanno studiati con attenzione gli eventuali disequilibri?
Oggi parliamo del Palio, ma non è
soltanto il destino riservato al Palio a sollevare indignazione.
Prendiamo, per esempio il “Centro di accoglienza e di promozione
culturale Ernesto Balducci” di Zugliano. Era scontato che per la destra
berlusconiana e leghista le locuzioni “accoglienza” e “promozione
culturale” fossero assimilabili a vere e proprie bestemmie e che quindi i
contributi per l’attività non regolata già da leggi dello Stato fossero
zero. Ma anche per il centrosinistra “accoglienza” e “promozione
culturale” sono assimilabili a bestemmie visto che gli aiuti regionali
sono rimasti fermi allo zero?
Sinceramente a me interessa poco che
a decidere sia gente che dice di essere di centrosinistra; a me
interressa che agisca come agirebbe uno di centrosinistra.
Nessun commento:
Posta un commento