«Profonda sintonia». Se le parole
hanno un peso, allora delle due l’una: o Renzi non le capisce e il PD
meriterebbe di avere un segretario più capace di “intellegere”, o Renzi
le capisce e allora il PD meriterebbe di avere un segretario che pensi
alle radici di quel partito e di coloro che quel partito hanno votato e
non soltanto alle proprie vittorie personali. E dico personali perché a
me di veder vincere un partito che si dice di centrosinistra, ma è in
«profonda sintonia» con Silvio Berlusconi e le sue idee non solo non me
ne importa niente, ma mi fa orrore. E mai mi sognerò di votarlo.
Per decenni abbiamo visto la sinistra autodistruggersi con attacchi interni da sinistra, con frazionamenti dettati da piccole vanità
personali più che dalla ricerca del bene degli italiani (Bertinotti e
Turigliatto, solo per citarne due). Era logico attendersi un tentativo
di distruzione anche dalla destra interna; e puntualmente è arrivato.
Credo di essere in compagnia di
moltissimi italiani che non soltanto non hanno «profonda sintonia» con
Berlusconi, ma che ritengono fortemente offensivo che un personaggio
salito alla segreteria e che rappresenta il partito e i suoi elettori,
possa anche soltanto immaginare di proferire una simile frase.
Con Prodi, che pure di sinistra
estrema non era, tutto questo non sarebbe mai accaduto. Ora forse è più
chiaro perché sia stato tradito così vergognosamente da 101 del
sedicente PD.
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