A parlare di
sorpresa si sarebbe ipocriti. Che a Fontanini vicino/lontano non andasse
proprio giù era chiarissimo già ai tempi della campagna elettorale per
le elezioni comunali e, quindi, non coglie di sorpresa l’attacco portato
alla manifestazione di promozione culturale che contraddistingue Udine
da quindici anni. Personalmente resto un po’ stupito che l’assessore
Cigolot si sia prestato a una simile recita, ma questo resta una mia
delusione personale sulla quale non vale la pena di insistere.
Uso la parola “recita”, perché il
violento attacco alla figura di Tiziano Terzani è evidentemente soltanto
strumentale: il vero obbiettivo, infatti, non è il valore del
giornalista i cui libri sono stati tradotti in 15 lingue e che, quindi,
probabilmente qualche merito ce l’ha, anche se Fontanini e i suoi fedeli
ora dicono di non vederlo. Il vero obbiettivo è quello già dichiarato
in campagna elettorale: depotenziare, se non proprio eliminare, l’intera
manifestazione di cui il Premio Terzani è il momento di punta, ma che
trae valore già da se stessa e che, con la serata al Giovanni da Udine,
ottiene maggiore visibilità, ma non maggiore validità, visto che quella è
già ad altissimi livelli.
L’attacco a vicino/lontano – pardon,
il «contributo critico» che si estrinseca nella riduzione del
contributo comunale da 30 a 10 mila euro – rientra perfettamente nel
nuovo clima politico instauratosi in Italia, un clima nel quale la
discussione è mal sopportata, se non decisamente avversata. E
vicino/lontano è nato proprio per mettere a confronto non soltanto i
vicini e i lontani, ma anche tutte le convinzioni diverse, o
contrapposte, delle cui esplicitazioni svolte in questi anni, non
soltanto nell’ex chiesa di San Francesco, l’elenco sarebbe troppo lungo.
E, a riprova, basterebbe aver visto quanta gente non di sinistra ha
affollato sempre gli incontri.
Cigolot dice con tono accusatorio
che «vicino/lontano gode di una sconfinata ammirazione da parte dei
media locali, soprattutto dalla stampa» e non gli viene neppure il
dubbio che la concordanza di giudizio dei media, pur molto diversi tra
loro, sia una prova della validità dell’iniziativa.
Ma probabilmente il dubbio non gli
viene anche perché il centrodestra è abituato a ragionare non soltanto
con i numeri, ma esclusivamente con i numeri che fanno comodo alla loro
posizione del momento. Dire che 25 mila spettatori medi sono una realtà
trascurabile è risibile. Sostenere che il ritorno di visibilità che i
tre giorni regalano a Udine sul palcoscenico nazionale è poco
importante, rivela o un’incapacità di valutazione, o, più probabilmente,
un vano tentativo di arrampicarsi sugli specchi. Accusare di
ripetitività quell’infinita serie di dibattiti svolti da quando l’ho
visto nascere e che vivono sui fatti dell’attualità significa
addirittura esporsi al ridicolo, anche perché il ritorno economico di
una simile visibilità va ben oltre i tre giorni di incontri per
riverberarsi sul tutto l’anno.
Il problema è che la destra ha
sempre visto come il fumo negli occhi le manifestazioni di questo tipo,
sia perché istigano a ragionare e il ragionamento è il maggiore pericolo
che corre il “sì” a prescindere, sia in quanto, quando hanno tentato di
mettersi in competizione sullo stesso livello, hanno clamorosamente
fallito, sia sul piano della qualità, sia su quello della quantità:
basterebbe ricordare la fugace e disastrosa avventura di “Bianco e nero”
voluto da Tondo, costato molto di più e visto soltanto da pochissimi
passanti.
Un’ultima nota: Cigolot a un certo
punto sembra parlare anche a nome della Regione e questo non può non far
temere ulteriori attacchi per il futuro.
Tutto sommato, però, bisognerebbe
ringraziare la giunta Fontanini e il suo portavoce: in periodi in cui
alcuni si sgolano a sostenere che destra e sinistra non esistono più,
loro dimostrano a tutti che queste due categorie dello spirito esistono
ancora e che, anzi, stanno riacquistando contorni ben definiti e sempre
più lontani.
Da anni invito tutti a leggere anche
come forma di disobbedienza civile. Anche dimostrare con la propria
presenza, dal 16 al 19 maggio agli incontri sul tema del “Contagio”, a
Cigolot e soci quanto si sbagliano, sarà una prova che Udine non ha
perduto la propria anima e che vicino/lontano non diventerà mai
lontano/lontano.
Tutti gli “Eppure…” li puoi trovare anche all’indirizzo http://g-carbonetto.blogspot.it/
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