Quello che è accaduto a Rosarno travalica ampiamente i confini della politica - o almeno di quella politica alla quale siamo abituati in Italia - per invadere gli spazi dell'etica. E quello che ne traiamo riguardo alla nostra nazione non è certamente consolante visto che sono in tanti a non voler vedere che se la polizia ha difeso gli immigrati vuol dire che sono stati gli italiani ad aggredire; visto che i ministri di questo governo sanno soltanto dire che bisogna essere «meno tolleranti», con i più deboli ovviamente; visto che, mentre tutti avevano parlato di cosche fin dal primo scontro, soltanto in un secondo momento i nostri politici hanno ammesso che forse la 'ndrangheta c'entra qualcosa.
E d'altro canto è quello stesso Paese che difende i tifosi veronesi che ululano appena Balotelli tocca la palla giustificandoli con il fatto che il giovane giocatore interista è antipatico. Ovviamente è soltanto una combinazione che lo stesso trattamento non venga riservato ad alcun giocatore di pelle bianca, tutti notoriamente simpaticissimi, e che invece tocchi, sia pure con intensità leggermente minore, a quasi tutti coloro che hanno la pelle "abbronzata" come direbbe il presidente del consiglio di questa Italia.
E, d'altro canto, questo è il Paese in cui il governo si gloria del fatto che la percentuale di disoccupati italiani è tra le minori dell'intera Europa, ma tace, eppure lo sa benissimo, che contemporaneamente ci sono centinaia di migliaia di lavoratori in cassa integrazione e che questi tra qualche mese, a esaurimento della cassa stessa, andranno ineluttabilmente a ingrossare a dismisura il numero dei disoccupati.
O forse, a quel punto, il governo dirà che sono i lavoratori italiani a volere la disoccupazione rifiutando di andare a sostituire gli immigrati, che da Rosarno se ne sono andati, nella raccolta dei pomodori. Eppure la paga è allettante: 20 euro per dieci ore di lavoro; netti, però, visto che si tratta di lavoro nero. E ci sono anche vitto e alloggio: avete visto che intriganti catapecchie servono da dormitori?
Ma in tutto per la mentalità di questa Italia importante è ciò che appare, non ciò che è.
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