Il problema è semplice. O ci rassegniamo a veder scomparire i valori di riferimento in cui per una vita abbiamo creduto, oppure ci impegniamo per difenderli. Delegare ad altri questo dovere non funziona più. Ammesso che, vista la situazione in cui siamo, abbia mai funzionato.
Il fatto è che, in quella che viene definita l’opera di semplificazione, si tendo a ridurre gli elementi di qualsiasi panorama. In quello dei valori, l’unico rimasto sembra essere quello del denaro. Prendiamo alcuni esempi di questi giorni.
L’ospedale di Udine ha come suo massimo obbiettivo per il 2010 quello di ridurre i costi riducendo ancora una volta i giorni di degenza. Poi i malati spesso si lamentano, talvolta protestano e in qualche occasione fanno causa perché sono mandati a casa ancora in condizioni di sofferenza che magari li costringe di nuovo a farsi curare? Non è importante: all’ospedale, inteso come amministrazione, interessa di più curare i bilanci che gli ammalati. I medici sono di parere opposto? Sono dipendenti che devono comunque obbedire, anche se la maggior parte di loro si sente a disagio.
Il comune di Visco ha bisogno di fare cassa e cosa escogita? Semplice: riesce a farsi passare dallo Stato la proprietà della caserma Sbaiz e la mette in vendita al miglior offerente. Quello è l’unico campo di concentramento fascista ancora in piedi in Italia? E chi se ne importa: anche la memoria ha un prezzo. E poi, dicono in comune, se proprio ci tenete, potremmo stanziare i soldi per una bella targa da sistemare da qualche parte in quello che prenderà il posto della caserma.
La politica nazionale continua a lasciarci esterrefatti. Nel Lazio, come in Puglia, il Pd non riesce a sciogliere le beghe interne per la candidatura alla Regione e, piuttosto che ammetterlo, parla di ricerca di contenuti e non di nomi. E noi che pensavamo che fossero proprio i contenuti le basi fondanti di un partito.
E l’Udc? Tuona contro Vendola perché “no global” (chissà da chi l’avranno saputo), ma non si sentono particolarmente a disagio nell’allearsi qua con il centro destra e là con il centrosinistra. Senza contare che spesso riescono anche ad allearsi con i razzisti della Lega.
E, per concludere, Brunetta propone di abolire l’articolo 1 della nostra Costituzione. Una boutade tra il violento e lo sciocco a cui ci ha abituato? Può essere, ma il sospetto è che lo mandino avanti per vedere quali sono le reazioni degli altri. E le prime reazioni sono state sconfortanti visto che molti si sono affannati a dire che sul resto sono disposti a mediare, ma, per favore, la prima parte della Costituzione lasciatela così com’è.
Ma vi pare davvero che si possa delegare agli altri la difesa dei valori in cui crediamo. Sempre che ci crediamo, ovviamente.
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