Ma qualcuno mi spiega perché si dovrebbe credere ai vertici della Chiesa quando dicono che ogni vita è sacra? Perché questa sacrosanta frase la applicano davanti ai laceranti problemi dell’aborto e del testamento biologico, mentre sembra non valga per i profughi, gli immigrati, coloro che scappano da guerre, persecuzioni, fame? Perché nessuno dei vertici alza la voce contro figuri come Maroni e Speroni che parlano di sparare alle barche dei disperati che affidano le loro speranze di vita alla disperazione che li fa salire su vere e proprie bare camuffate da barche malamente galleggianti sulle onde del mare?
La mia non è una domanda oziosa perché investe non soltanto chi crede, ma anche coloro che non sono toccati dal dono della fede. Perché in Italia la Chiesa non è un elemento esterno o ininfluente: la Chiesa, volente o nolente, fa politica e ogni sua frase ha influenze pesanti su parte dell’elettorato. Ogni frase, ma anche ogni silenzio come quello che sta accompagnando le orrende parole dei due esponenti della Lega.
E, allora, come può permettere la Chiesa che i leghisti continuino ad affermare di essere buoni cristiani e, nel contempo, a sostenere coloro che, dicendo che è giusto sparare ai profughi per evitare gli sbarchi di quei poveri cristi, predicano l’omicidio di massa, l’omicidio per motivi etnici, l’omicidio per egoismo?
Non so dare risposte. Posso chiedere soltanto che, come la Chiesa scomunicava i comunisti nell’immediato dopoguerra, e come potrebbe scomunicare anche me che credo nella bontà delle cellule staminali, delle fecondazioni assistite e del testamento biologico, applichi la stessa severità anche contro chi, per egoismo e razzismo, incita a sopprimere tante di quelle vite che sono sacre.
Se questo avverrà io continuerò a non sapere che credere, o meno, nell’esistenza di Dio, ma almeno potrò credere nella buona fede di alcuni di coloro che pretendono di rappresentarlo.
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