In un momento di dilagante sfiducia è davvero gratificante trovare almeno alcuni motivi per essere contenti e oggi per questa personale rasserenazione devo ringraziare direttamente Renzo Tondo e Silvio Berlusconi.
Il primo, intervenendo nella polemica legata ai manifesti sponsorizzati dal Comune di Udine per la giornata mondiale contro l’omofobia, dice che Honsell ha isolato politicamente il capoluogo del Friuli. Neppure gli passa per la testa che l’isolamento in un mare di amministrazioni targate Pdl e Lega possa essere una bella cosa, apprezzata da un buon numero di cittadine e cittadini. Anzi, probabilmente dalla maggioranza degli udinesi, visto che sono stati loro a eleggere Honsell.
Neppure è assalito dal sospetto che parlare di isolamento di questo comune è una specie di autoaccusa perché lascia capire che la Regione da lui presieduta si comporta diversamente – probabilmente anche a livello di contributi – quando deve trattare con le amministrazioni di centro-destra rispetto a quando deve farlo con quelle di centro-sinistra.
Il secondo motivo di gioia è dato dalla frase di Berlusconi che, parlando degli ultimi scandali legati al costruttore Anemone, ha detto: «Licenzierò chi ha sbagliato». Non dice «indurrò alle dimissioni», o «espellerò dal partito», o «additerò anch’io al pubblico ludibrio». No! Dice proprio «Licenzierò», confermando così che ministri, sottosegretari, senatori, deputati, eletti e designati vari (anzi, nella maggior parte dei casi queste ultime due categorie coincidono) in tutte le amministrazioni sparse per la penisola sotto il simbolo del Pdl, lui li ritiene null’altro che dipendenti.
Grazie, dunque, a Tondo e a Berlusconi: mi hanno fatto rendere conto di quanto sia felice di essere isolato.
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