L'offensiva degli integralisti cattolici continua. Questa volta a entrare nel mirino di coloro che si sentono depositari della parola di Dio è il cardinale di Milano, Dionigi Tettamanzi, che viene accusato dalla "Padania" di essere un imam più che un vescovo. Si obbietterà che la Padania non è un organo di stampa del cattolicesimo ed è sicuramente vero, ma è anche vero che quando quello stesso giornale ha proposto di mettere la croce al centro del tricolore, nessun integralista cattolico ha alzato la voce per dire che usare la croce con questo spirito è null'altro che un sacrilegio.
Per il resto, ritengo molto difficile dialogare con qualcuno che, sputando a getto continuo giudizi e sentenze, continua a rimanere rigorosamente anonimo e che ritiene evidentemente di essere più nel giusto di prelati di quella Chiesa la cui da lui supposta dottrina (che evidentemente non è quella dei suddetti prelati) brandisce per colpire chi non crede a quello in cui crede lui.
Il problema dell'anonimo "socosastaipensando" - che si tratti di un profeta? - è quello che probabilmente non ha letto davvero nulla, tranne gli scritti che circolano nel suo entourage e che si arroga il diritto di dire che quello che non ha letto è sicuramente sbagliato.
Curioso, poi, che questo coraggiosissimo anonimo sostenga di essere "semplicemente un testimone della propria fede". Che io sappia i "testimoni" non hanno come attività preferita quella di disprezzare chi non la pensa come loro.
Un merito, comunque, "socosastaipensando" ce l'ha: ci ha fatto vedere ancora una volta con molta chiarezza com'è fatto chi pretende di avere in pugno la verità assoluta. E, se lo avessimo dimenticato, ci ha ricordato come con persone siffatte sia del tutto inutile dialogare.
Parlando di persone più serie, invece, un mio pensiero di rispetto va doverosamente a monsignor Pietro Brollo. Nelle nostre chiacchierate è stato sempre chiaro che uno come me, che non è un non credente, ma che vive nel dubbio, non poteva essere in perfetta sintonia con le idee della Chiesa da lui espresse con forza e rigore. Ma il rispetto per la persona è stato sempre molto forte sia perché le sue idee non tentavano mai di prevaricare quelle degli altri, sia perché da tutti i suoi discorsi trapelava sempre su tutto l'amore per il prossimo che non vedo proprio - per quanto mi sforzi - in coloro che non sopportano i diversi, siano tali per pelle, lingua, religione, gusti sessuali. E che vogliono discriminarli.
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