Il taglio dei
parlamentari già soltanto a livello matematico mette in crisi la
rappresentanza. Se poi lo combiniamo con realtà già esistenti come le
liste bloccate e decise dalle segreterie e la cancellazione delle
preferenze, e con progetti sciagurati come il vincolo di mandato, allora
è proprio il concetto di rappresentanza a non esistere proprio più e,
quindi, anche quello di democrazia rappresentativa diventa talmente
diafano da far temere che stia proprio scomparendo.
Ma se la nuova legge costituzionale
(per la quale sembra che nessun partito, né alcuna regione si stia
dannando per richiedere il referendum) mette in crisi la rappresentanza
anche dal punto di vista geografico, esiste una rappresentanza politica
che è già in crisi da tempo e che non c’entra nulla con la riduzione dei
parlamentari: mi riferisco al fatto che ormai i cittadini che hanno
idee di sinistra, o anche di centrosinistra, di rappresentanti dei
propri valori e delle proprie idee non ne vedono praticamente più.
A prima vista può sembrare il
contrario visto che Salvini è uscito dalle stanze del governo dove sono
entrati, invece, i rappresentanti del Pd e di Leu che teoricamente
sarebbero la parte sinistra, mentre il centro spetta all’Italia viva di
Renzi e mentre i 5stelle continuano a muoversi come palline di flipper
che rimbalzano più per le volontà di Grillo e della Casaleggio Associati
che per motivi politici, tenendo sempre in primo piano le necessità
della propaganda rispetto ai reali bisogni sociali.
Lasciamo pur perdere i più che
legittimi legittimi dubbi che ti assalgono quando vedi un partito che
dice di guardare a sinistra e che, nello spazio di poche ore, accoglie
sia Laura Boldrini, sia Beatrice Lorenzin, ma vi sembra che in quasi un
mese e mezzo un partito anche vagamente di sinistra non avrebbe almeno
tentato di radere al suolo i cosiddetti “decreti sicurezza” dell’ex
ministro degli Inferni? Che sui punti economici della legge finanziaria
si sarebbe fatto irretire dalla serie di veti dei 5stelle, tra cui
quello di toccare quella quota 100 che sta creando nuove discriminazioni
tra i pensionati? Che avrebbe esplicitamente negato la volontà di
insistere sulla necessità di dare spazio allo “ius soli”? Che in Umbria
avrebbe dato il suo assenso al concetto di vincolo di mandato? Che a
Roma avrebbe smesso di considerare incapace e indegna la sindaca Raggi?
Che avrebbe osservato in silenzio un incapace come l’attuale ministro
degli Esteri traccheggiare davanti alla vergogna di Erdogan che assale
un popolo come i curdi al quale era stato assicurato il diritto a un suo
Stato e che merita la nostra riconoscenza perché è stato in prima linea
con le sue donne e i suoi uomini per fermare l’Isis? Che accetta che le
preoccupazioni maggiori non siano riservate a un nuovo genocidio di
conquista, ma alla minaccia di Erdogan di mandare in Europa altri
milioni di profughi di guerra?
Il fatto è che Pd, Leu e Italia
viva, sostenendo i 5stelle che, per paura di ammettere un errore, non
vogliono cambiare le malefatte politiche di cui sono stati complici
consapevoli della Lega, diventano essi stessi complici dei 5stelle e,
per induzione diretta, dei provvedimenti voluti da Salvini e che non
vengono più cambiati.
Allora, la domanda è: perché mai la
prossima volta uno di sinistra dovrebbe votare per il PD, o per Leu
(ammesso che esista ancora al di fuori del Parlamento)? Per Italia viva e
i M5S la domanda neppure si pone.
E il forte sospetto è che questa
situazione sia addirittura peggiore della precedente perché non soltanto
non cambia quanto di umanamente orrendo è stato fatto da Salvini (ci
sono navi con naufraghi a bordo che ancora oggi aspettano giorni, da
questuanti, prima di avere il permesso di entrare in un porto e ci sono
ancora e sempre più frequenti episodi di razzismo esibiti quasi con
spavalderia), ma che addirittura stia impedendo un cambiamento creando
una specie di sonno delle coscienze indotto con la paura di un ritorno
di Salvini al governo e di ulteriori peggioramenti.
Ma, forse, è proprio questo sonno
indotto a fare più male di tutto. Quando il ministro degli Inferni se ne
usciva con le sue esplicite bestemmie civili, a sinistra c’era almeno
un istintivo moto di indignazione, di rabbia, di ribellione. Ora il
sonno indotto ha assopito in troppi anche questi benedetti moti
dell’animo.
A guardare coloro che oggi si fanno
chiamare politici di centrosinistra, la sensazione è quella di trovarsi
davanti a degli illusionisti che riescono a convincere il pubblico che
la realtà sia quella che loro fanno apparire grazie a qualche trucco, e
non quella che realmente esiste. Poi, si sa, ogni trucco, anche il più
sofisticato, prima o poi viene svelato, ma se questo può essere di
soddisfazione per un pubblico che ama i prestigiatori, non può
certamente esserlo per dei cittadini che amano la democrazia. E non
soltanto perché non hanno più nessuno per cui votare, se non con
entusiasmo, almeno con la coscienza a posto, ma perché intanto i danni
inferti alla società diventano irreparabili.
Tutti gli “Eppure…” li puoi trovare anche all’indirizzo http://g-carbonetto.blogspot.it/
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