L’improntitudine
del sindaco di Udine, Pietro Fontanini (tendo a dare scarsa autonomia
di movimento all’assessorato alla Cultura) è davvero esemplare. Attacca a
spada tratta vicino/lontano – iniziativa assolutamente privata –
perché, a suo dire, è troppo schierato in quanto conteggia la presenza
di molti più intellettuali di sinistra che di destra, come se fosse
colpa di qualcuno se la cultura, a destra, non è che vada proprio per la
maggiore. Inoltre si scaglia contro Gad Lerner in quanto si permette di
criticare la Lega, taglia il contributo comunale a un evento ormai
apprezzato in tutto il resto d’Italia e pretenderebbe anche che i futuri
programmi fossero, se non concordati, quantomeno depurati da momenti in
cui egli e i suoi superiori politici potrebbero provare qualche
fastidio.
Poi, in prima persona, come Comune,
appoggia economicamente e con la concessione del Salone del Parlamento
del Castello di Udine il convegno “Identitas: uguali ma diversi”,
organizzato da Emanuele Franz , filosofo gemonese e direttore della
casa editrice Audax, ampiamente incensato dai siti di destra oltre che
da quella della sua stessa casa editrice, un convegno che, tra gli
altri, annovera la presenza di Alexandr Dugin, filosofo russo
dichiaratamente di destra e in netto contrasto con la tutela dei diritti
civili, considerato da molti come l’ideologo di Putin, che ha ispirato e
supportato una filosofia geopolitica che sostiene l’irrilevanza
dell’Unione Europea e la collaborazione tra la “santa Russia” e le forze
conservatrici del continente, per ridimensionare la forza degli Stati
Uniti e darne di più all’attuale zar di Mosca.
Lungi da me l’idea anche soltanto di
oppormi a un’occasione in cui si parla di idee, anche se sono
diametralmente opposte alle mie, ma resto davvero ammirato dalla faccia
di bronzo di chi pretende equidistanza e apoliticità dagli altri e poi,
invece, concede, a se stesso e ai suoi amici, ampi spazi di propaganda
senza eccessive opposizioni (si veda il resto dei partecipanti).
Guardando in questo senso a Fontanini e ai suoi, forse il titolo più
giusto – e per me consolante – per il convegno sarebbe “Identitas: diversi, ma diversi”.
Tutti gli “Eppure…” li puoi trovare anche all’indirizzo http://g-carbonetto.blogspot.it/
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