I meno giovani ricordano sicuramente la definizione “arco costituzionale”
che una volta serviva a identificare quel gruppo di partiti che, con il
loro nome o con quello che poi avevano modernizzato, avevano
partecipato alla stesura del Costituzione; da sinistra a destra: PCI,
PSI, PSDI, PRI, DC, PLI. Gli unici esclusi erano, per ovvie ragioni, i
post(?)fascisti del MSI e i monarchici del PNM.
Oggi questa definizione ha perduto
ogni significato, visto che il più vecchio dei partiti italiani in
attività è quella Lega che fino a tutti gli anni Settanta non esisteva
neppure nei peggiori incubi della stragrande maggioranza degli italiani.
Ma se la dizione “arco
costituzionale” non ha alcun senso, la stessa cosa non si può dire per
la una definizione mai finora usata, ma assolutamente complementare:
quella di “arco anticostituzionale”. Se, infatti, nessun partito
italiano può ancora vantare radici che affondino nel ricchissimo e
fertilissimo humus democratico dal quale sono germogliate la nostra
Costituzione e la nostra Repubblica, almeno tre ne sono indubbiamente
lontanissimi: la Lega e Fratelli d’Italia, impegnati in una vigorosa
battaglia per far vedere chi è più a destra, e Forza Italia nel quale
non pochi forti malumori interni fanno capire che la posizione
berlusconiana è di comodo politico, ma non per questo è meno schifosa.
Questi tre partiti, infatti, si sono
astenuti nel voto al Senato sulla proposta di Liliana Segre per
l’istituzione di una “Commissione straordinaria per il contrasto ai
fenomeni dell’intolleranza, dell’antisemitismo e dell’istigazione
all’odio e alla violenza”. E, quando i senatori si sono alzati in piedi
per omaggiare con un applauso la senatrice a vita, quelli del
centrodestra sono rimasti seduti, senza applaudire. Poi hanno detto:
«Non abbiamo mica votato contro: semplicemente non abbiamo appoggiato
una mozione che aveva soprattutto lo scopo di criminalizzare la destra».
E, allora, due considerazioni. La
prima: se temono di essere criminalizzati per intolleranza,
antisemitismo, istigazione all’odio e alla violenza, non sarà forse
perché sanno di essere bellamente esposti a questo rischio in quanto per
una parte non trascurabile negano la realtà, o sono perfino
intolleranti, antisemiti e istigano all’odio e alla violenza se non
addirittura li praticano?
Seconda considerazione: visto il
regolamento del Senato, i seguaci di Salvini, Meloni e Berlusconi non si
sono affatto astenuti, ma – come sempre si è ripetuto, ma questa volta
si è tralasciato – hanno effettivamente votato contro perché al Senato
l’astensione equivale a un voto negativo. Se alla Camera, infatti, gli
astenuti riducono il quorum, al Senato, invece, il quorum, anche se
alcuni senatori decidono di partecipare al voto con una astensione,
resta invariato. Con il risultato che la battaglia alla Camera è un
confronto tra i sì e i no; mentre al Senato la maggioranza si raggiunge
superando di almeno un voto la metà di coloro che sono presenti in Aula
al momento della votazione.
Ancora dubbi sull’effettiva volontà
di riabilitare intolleranza, antisemitismo, istigazione all’odio e alla
violenza, in una parola, fascismo? Allora, per maggiore chiarezza,
tenete presente anche quello che è avvenuto durante la trasmissione di
La7 “L’aria che tira”. Il disegnatore Vauro ha chiesto al parlamentare
della Lega Alessandro Morelli di alzarsi in onore della senatrice
Liliana Segre. L’ex direttore di Radio Padania si è rifiutato affermando
che «Il rispetto è doveroso nei confronti di tutti gli italiani e
quello che sta avvenendo non lo è». Secondo il verde-bruno Morelli,
insomma, meritano rispetto anche i fascisti, proprio coloro che, per la
Costituzione, sono del tutto fuori legge.
Forse sarebbe davvero il caso di
finirla di fare i gentleman e di non usare il termine “fascista” nel
timore di offendere qualcuno, o di farsi vedere poco aperti a tute le
altrui idee. Non tutte le idee (proprie o altrui) sono accettabili e
comunque i fascisti sono sempre fascisti in qualunque spazio e in
qualunque tempo.
E chi li accetta è proprio come loro.
Tutti gli “Eppure…” li puoi trovare anche all’indirizzo http://g-carbonetto.blogspot.it/
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