Ormai dovrebbero
saperlo tutti che gli slogan possono andar bene, al massimo, per
qualche battuta – e anche un po’ deboluccia – durante una cena tra
amici, ma che in politica ormai non soltanto non riescono più a fare
presa, ma spesso finiscono addirittura per ritorcersi contro chi li
pronuncia.
Stupisce, quindi, sentire Debora
Serracchiani che, continuando imperterrita nella sua vita di
vicesegretario nazionale del PD, che fortunatamente non sempre è
coincidente con quella di Presidente della Regione Friuli Venezia
Giulia, riferendosi alla sempre più forte opposizione della sinistra dem
davanti allo scempio costituzionale voluto da Renzi, possa dire: «Credo
che la minoranza del PD si dovrà interrogare se vuole votare insieme a
Razzi».
Ora, visto che è assolutamente
escluso che Debora Serracchiani sia un’imbecille senza memoria, questo
non può che significare che lei stessa considera gli italiani degli
imbecilli senza memoria perché – lasciando pur perdere il fatto che
talvolta coloro che dicono a Razzi cosa votare possano anche casualmente
fare la cosa giusta – è molto difficile pensare che gli italiani,
almeno quelli di centrosinistra e di sinistra, non ricordino che è stato
proprio Renzi, aiutato dai suoi vicesegretari Serracchiani e Guerrini,
dal presidente Orfini, e da tutti i suoi ossequienti ministri e
vassalli, a dire, subito dopo il patto del Nazareno, che il Pd doveva
assolutamente votare insieme a Razzi.
Tutti gli “Eppure…” li puoi trovare anche all’indirizzo http://g-carbonetto.blogspot.it/
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