È inutile negarlo: in questo momento più che il futuro ci preoccupa il presente perché Berlusconi sta cadendo esattamente come ha dominato per tanti anni: creando danni e provocando macerie che costringeranno questo Paese a una ricostruzione morale e materiale che durerà decenni.
E sta creando danni agli altri anche se questi danni non porteranno benefici a se stesso. Carlo M. Cipolla, nel 1976, nel suo "Le leggi fondamentali della stupidità umana" diceva che «Una persona è stupida se causa un danno a un'altra personao a un gruppo di persone senza realizzare alcun vantaggio per sé o ddirittura subendone un danno». E mentre prima Berlusconi era molto attento a curare i propri interessi, ora sta danneggiando inesorabilmente anche se stesso,
Vedere, per esempio che convoca un Consiglio dei ministri dichiarando che lo fa perché punta ad andare al G20 con un decreto sullo sviluppo già in funzione e che poi, per paura di perdere ulteriori pezzi di alleati per strada, esce da palazzo Chigi senza nessun provvedimento se non quello, non strutturale, di far accelerare la dismissione dei beni dello Stato, fa capire che se prima avevamo i nostri motivi per dubitare profondamente dell’integrità dell’uomo, oggi possiamo dubitare ancor di più anche della sua lucidità mentale.
Non può seriamente credere, infatti, che le sue messe in scena siano accolte dal consesso internazionale come sono accolte da Minzolini, Fede, Sallusti, Feltri e Belpietro.
E allora, se non lo crede, è esempio di stupidità perché tutto questo farà calare ancor di più il tasso di credibilità dell’Italia retta dal suo governo. Se lo crede, invece, vuol dire che ha perduto ogni contatto con la realtà. In ogni caso se ne deve assolutamente andare via al più presto.
E di questo – tranne lui – si rendono conto tutti: l’intera opposizione che da tanto tempo illumina questa penosa e pericolosa realtà; il Presidente della Repubblica che, senza clamori, sta già consultando tutte le forze politiche; i suoi fedelissimi – tranne i più ottusi, ovviamente – che tentano di rifarsi una verginità vibrando le ultime coltellate al satrapo morente.
A loro – Antonione, Tondo, Paniz e tanti altri – ricordo che senza di loro Berlusconi sarebbe già da tempo soltanto uno sgradevole ricordo. A noi vorrei sollecitare la memoria di quello che è successo in questi anni perché può essere che il momento drammatico e l’attuale situazione parlamentare impongano temporaneamente un governo di larghissime intese, ma poi è indiscutibile che alle prossime elezioni la rotta dovrà essere profondamente cambiata e che in questo lasso di tempo bisognerà stare molto attenti alle possibili e già avvenute contaminazioni.
Nessun commento:
Posta un commento