I falsari più
pericolosi sono quelli che manipolano, per loro tornaconto, le parole e,
purtroppo, il mondo della nostra politica è zeppo di esempi in tal
senso. Uno dei travisamenti più evidenti, è stato ripetuto, riferendosi
al tormentato iter della legge sulle Unioni civili, dal presidente del
PD Matteo Orfini che ha affermato, con l’aria di chi è stato
incredibilmente democratico e magnanimo: «Abbiamo lasciato ai nostri
senatori libertà di coscienza».
È una frase assurda per svariati
motivi. Intanto, già a livelli di concetti di base, la libertà non può
essere concessa, ma, se esiste, c’è perché è stata conquistata. E poi, o
la coscienza è naturalmente libera, o non è coscienza, ma soltanto
obbedienza a dettami che provengono dal di fuori della propria mente e
del proprio cuore.
Il fatto è che Orfini, come altri
suoi colleghi, usa questa frase che non sta logicamente in piedi perché
non può usare le parole che, invece, vorrebbe dire e che, cioè, in
questo caso il PD accetta di non far pesare un “vincolo di mandato” che,
invece, in altre occasioni – come per l’Italicum – dal PD è stato
imposto. E non può utilizzare questo concetto perché espressamente
negato dalla Costituzione che, all’Articolo 67, prescrive: «Ogni membro
del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza
vincolo di mandato».
A tale proposito, vale la pena di
ricordare un’altra perla detta a suo tempo del convertito presidente
Orfini: «La libertà di coscienza non ci può essere sulla legge
elettorale, che è un tema politico». Come se gli argomenti politici
fossero del tutto staccati dalla coscienza. Come se vedere varare una
legge elettorale davvero truffa, che toglie proporzionalità e
rappresentatività, non sollevasse problemi morali. Come se una legge
come quella sul lavoro (il termine Jobs Act serve solo a confondere le
idee) che toglie certamente molti diritti a tanti per darne forse alcuni
a pochi, non potesse sollevare problemi di coscienza. E così via
esemplificando.
Merita ricordare che l’articolo 67 è
stato scritto e concepito per garantire la libertà di espressione a
deputati e senatori che non devono essere vincolati da alcun mandato né
verso il partito, né verso gli elettori con i quali il vincolo ha la
natura di responsabilità politica.
Va notato anche che la norma
dell’articolo 67 non è un’esclusiva della Costituzione italiana, ma è
comune alla quasi totalità delle democrazie rappresentative, visto che
il vincolo di mandato attualmente esiste soltanto in Portogallo, a
Panama, in Bangladesh e in India.
Pensateci: se il vincolo di mandato
esistesse, la stessa esistenza del Parlamento avrebbe poco senso. Come
vagheggiava Berlusconi, infatti, basterebbe riunire i capigruppo con il
numero di teorici eletti che portano con sé in dote per effettuare una
somma e vedere se una legge è approvata, oppure no. Con un partito che
possiede la maggioranza assoluta, magari grazie al premio di maggioranza
al partito previsto dell’Italicum, non serverebbe neppure effettuare la
pantomima della riunione dei capigruppo: basterebbe che decidesse
direttamente il segretario del partito di maggioranza. Vi ricorda
niente?
Qualcuno – come i grillini che
vogliono imporre multe economiche salatissime a chi non ubbidisce ai
comandi del capo – sostengono che si deve lottare contro il
trasformismo. Ma non viene loro - e ad altri - il dubbio che la causa dei ribaltoni,
come disse Sartori, non sia affatto l'articolo 67 della Costituzione, ma
piuttosto le pessime leggi elettorali che cancellano il rapporto tra
elettore ed eletto delegando la scelta alle segreterie di partito che
possono poi controllare i deputati e i senatori tramite la minaccia
delle non rielezione?
Sarebbe ora di capire che ogni volta
in cui la politica invoca tagli alle spese sugli aspetti istituzionali,
in realtà desidera tagli alla democraticità della vita nella nazione. E
le norme volute da Renzi, che a ottobre saranno sottoposte a referendum
costituzionale, vanno proprio in questo senso e proprio per questo
devono essere rifiutate.
Tutti gli “Eppure…” li puoi trovare anche all’indirizzo http://g-carbonetto.blogspot.it/
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