lunedì 10 agosto 2015

Votare insieme a Razzi

Ormai dovrebbero saperlo tutti che gli slogan possono andar bene, al massimo, per qualche battuta – e anche un po’ deboluccia – durante una cena tra amici, ma che in politica ormai non soltanto non riescono più a fare presa, ma spesso finiscono addirittura per ritorcersi contro chi li pronuncia.
 
Stupisce, quindi, sentire Debora Serracchiani che, continuando imperterrita nella sua vita di vicesegretario nazionale del PD, che fortunatamente non sempre è coincidente con quella di Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, riferendosi alla sempre più forte opposizione della sinistra dem davanti allo scempio costituzionale voluto da Renzi, possa dire: «Credo che la minoranza del PD si dovrà interrogare se vuole votare insieme a Razzi».

Ora, visto che è assolutamente escluso che Debora Serracchiani sia un’imbecille senza memoria, questo non può che significare che lei stessa considera gli italiani degli imbecilli senza memoria perché – lasciando pur perdere il fatto che talvolta coloro che dicono a Razzi cosa votare possano anche casualmente fare la cosa giusta – è molto difficile pensare che gli italiani, almeno quelli di centrosinistra e di sinistra, non ricordino che è stato proprio Renzi, aiutato dai suoi vicesegretari Serracchiani e Guerrini, dal presidente Orfini, e da tutti i suoi ossequienti ministri e vassalli, a dire, subito dopo il patto del Nazareno, che il Pd doveva assolutamente votare insieme a Razzi.

Tutti gli “Eppure…” li puoi trovare anche all’indirizzo http://g-carbonetto.blogspot.it/

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