domenica 27 gennaio 2013

Monti fa resuscitare la lotta di classe

monti
Per la prima volta comincio un mio blog con una fotografia. E lo faccio perché temo che altrimenti non ci si crederebbe: il presidente del consiglio uscente e candidato per le prossime elezioni, Mario Monti, affiancato ad Alberto Bombassei, uomo di punta dell’Assindustria. Il fatto è che i due non sono seduti vicini a un convegno sull’economia, sulla crisi, o sul lavoro: stanno partecipando a un comizio elettorale.
E l’incredibile non è che un industriale scenda in politica - la notizia era già conosciuta e già altri industriali avevano seguito questa strada - ma che l’uomo di riferimento della sua lista, continui a dire che è lui – e soltanto lui – ad avere in mente una linea politica equilibrata per la tanto agognata ripresa e che contemporaneamente accusi – lui, proprio lui – la Cgil e la sinistra in genere di essere conservatrici e di lavorare contro il bene dei lavoratori.
Credo che al professor Monti bisognerebbe ricordare che la via Crucis degli esodati è stata inventata e resa concreta dal suo governo; che se vogliamo trovare qualcosa di davvero conservatore è difficile pensare a qualcosa di diverso dalla maggioranza degli industriali; che se pensiamo alla ripresa, appare fantascientifico affidarsi a quella stessa maggioranza di industriali i quali hanno fatto calare l’efficienza dell’industria italiana nelle classifiche mondiali anche quando lo Stato, al di là delle proprie possibilità, li aiutava con frequenti e non trascurabili interventi diretti e indiretti. Come, del resto, sarebbe criminale, oppure idiota, affidarsi alle banche per le quali l'interesse pubblico esiste soltanto se, casualmente, coincide con quello loro.
Ma non è nemmeno questo l’aspetto più importante della fotografia perché, al di là di tutto, la domanda che ci si pone è questa: è stato Bombassei ad appiattirsi sulle posizioni di Monti in cambio di promesse esplicite? Oppure è stato Monti ad appiattirsi sulla parte di Confindustria rappresentata da Bombassei in cambio di altre promesse in termini di voti?
E a dire il vero, tutto sommato, anche sarere la risposta a questa duplice domanda è superfluo, perché in qualunque caso sappiamo già in partenza che a perderci saranno i lavoratori, i precari, i disoccupati, gli esodati.
Forse Monti non se ne rende conto, ma – proprio lui che continua a dire che i concetti di Destra e sinistra sono ormai superati – sta facendo tutto il possibile per ridare forza a quella lotta di classe che altri erano riusciti così efficacemente ad addormentare.

Nessun commento:

Posta un commento