martedì 23 ottobre 2012

Forse al 40 per cento, ma non sarebbe più il Pd

Matteo Renzi parla di un Pd che con lui arriverebbe al 40%. Una frase confezionata appositamente per galvanizzare le proprie truppe e per attrarre ulteriori favori alla propria candidatura alle primarie di centrosinistra con la certezza incontrovertibile che, come in fisica, anche in politica i corpi che hanno maggiore massa esercitano anche più forza di attrazione.
Ma è anche una frase che fa capire come ormai, anche in politica, i parametri di comunicazione e di ragionamento siano profondamente cambiati. Il sindaco di Firenze, infatti, al di là della sgradevolezza del termine “rottamazione”, nello stesso tempo accusa la sinistra di avere idee “vecchie” e sottolinea anche che il suo obbiettivo è di andare oltre le ideologie : «Ci sono 14 milioni di voti di persone indipendenti che scelgono la persona e non la qualificazione di sinistra o di destra».
Con la doverosa specificazione che io non appartengo a questi 14 milioni di persone, vorrei sottolineare alcune cose.
La prima è che, visti anche i risultati di questo ventennio, bisognerebbe combattere proprio contro l’identificazione di un partito con una persona: Berlusconi dovrebbe averci insegnato qualcosa come già prima avrebbero dovuto insegnarci molto tutte le dittature – vicine e lontane – che hanno insanguinato e schiavizzato il nostro mondo. Insomma, se le ideologie vengono fatte coincidere con un nome, il risultato inevitabile è che finiscono per assommarsi i difetti – e non i pregi – della persona e dell’ideologia.
La seconda: siamo tutti d’accordo che vincere è importante, ma per Renzi sembra che questa sia l’unica cosa importante, a prescindere da come ci si arriva. Vincere per arrivare nella stanza dei bottoni e dopo non usare quei bottoni per tentare di migliorare il mondo nel senso in cui sinceramente e convintamente lo si vorrebbe veder andare a me non interessa proprio. Il modo di fare del Pdl nella regione Lazio e nella regione Lombardia, con il balletto sulla data delle elezioni a seconda delle convenienze, va proprio in questo senso. E per il centrosinistra un discorso di “vittoria a ogni costo e a prescindere” non dovrebbe neppure essere accostabile perché il centrosinistra – se è davvero tale – deve occuparsi soprattutto di altre cose, come, per esempio, degli uomini, del loro lavoro, della loro uguaglianza, della loro libertà.
Ultima cosa: un’entità che non ha più traccia della “vecchia” ideologia di sinistra potrebbe essere qualsiasi cosa, ma non certamente più il Pd. Se fossi un iscritto del Pd mi ribellerei; come convinto sostenitore delle “vecchie” ideologie del centrosinistra non riesco a trovare molti punti di vicinanza con Renzi.

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